martedì 2 giugno 2015

2 Giugno #FestadellaRepubblica senza i #marò con la solita ipocrisia ipocrisia dei vertici dello Stato



2 giugno 2015, #FestadellaRepubblica e Giorno di Sequestro 1199
( cronaca di una giornata di ipocrisia ) 

Precisa come sempre si è svolta da poche ore la Festa della Repubblica, grazie alla diretta televisiva abbiamo potuto vedere l' ipocrisia in scena, il copione ha mandato in scena per primo il Capo dello Stato Sergio Mattarella che all' Altare della Patria ha deposto la solita corona e di seguito si è recato presso il palco delle Autorità per poi pronunciare queste parole che stridono fortemente su quanto sta accadendo a Latorre e Girone ( quest' ultimo ostaggio in india ) eccole le parole del Presidente :

 "L'Italia intera esprime stima e gratitudine a voi tutti che continuate a mantenere vive le tradizioni militari di dedizione e impegno, a fortificare i valori della Repubblica, ad esaltare l'amore di Patria. Alle grandi sfide emergenti le Forze Armate italiane sanno rispondere con concretezza ed entusiasmo, attraverso una radicale ed innovativa revisione dello strumento militare come quella di recente avviata, tesa alla razionalizzazione interforze e all'integrazione europea. A voi uomini e donne di ogni Arma e alle vostre famiglie che condividono quotidianamente queste realtà di impegno e di sacrificio, va il plauso incondizionato dei cittadini, la riconoscenza delle popolazioni presso le quali ogni giorno prestate la vostra opera di protezione e di assistenza. A voi va egualmente il rispetto dei Paesi amici e della comunità internazionale che di tale opera hanno imparato ad apprezzare sul campo l'alto valore e l'efficacia. Nel giorno della Festa della Repubblica giungano a tutti voi appartenenti alle Forze Armate di ogni ordine e grado, la gratitudine mia e di tutto il Paese e un fervidissimo augurio. Viva le Forze Armate italiane, viva l'Italia"



Non si può non vedere l' ipocrisia affiorare in queste parole, parole scritte da qualche addetto stampa dello staff presidenziale, parole che ricalcano i soliti commenti di circostanza alla celebrazioni ufficiali, 
e questa volta si è pensato bene di nascondere la parola Marò dai discorsi e addirittura anche dalla parata, si è pensato astutamente in regia, al posto del reparto in cui servono Latorre e Girone ( il Secondo Reggimento ) ha sfilato in divisa ordinaria della Marina e non in mimetica e Basco col Leone di San Marco un plotone del Terzo Reggimento addetto a funzioni formative e alle competenze un tempo affidate allo  SDI ( servizio difesa installazioni ), temevano forse i registi che al comando " attenti a sinist' " si alzasse in luogo dell' urlo " San Marco " l' urlo di rabbia " Girone e Latorre " ?
pare che voci ( non confermate ufficialmente ) riportano che durante le prove notturne lo si sia udito seguito da un monito a non ripeterlo in parata, minacce queste che ricordano i trasferimenti subiti lo scorso anno da un discreto numero di Incursori di Marina del GOI responsabili di un gavettone ( per errore in verità ) all' ammiraglio Binelli Mantelli.

Nonostante tutte queste precauzioni gli ipocriti presenti nel palco hanno dovuto udire gli applausi scroscianti quanto durante la defilata del terzo reggimento lo speaker della parata ha ricordato ( seppur brevemente ) i nomi di Latorre e Girone e il popolo presente oltre le transenne spontaneamente ha concesso un lungo applauso a manifestare la vicinanza del popolo ai due Militari sequestrati da ahimè 1199 giorni.



Presidente Mattarella, Premier Renzi, Ministro Pinotti se non lo avete capito o fate finta di non capirlo... ne mancano due all' appello !



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